mercoledì, luglio 19, 2006

Senith


Senith arriva da lontano, da Est.
La sua regione è conosciuta come la terra degli incantatori di serpenti. Laggiù, uomini eletti coltivano l’arte dell’illusione evanescente, incantando con le infinite modulazioni della loro voce pericolose creature. Laggiù, poche donne elette, con la magia dei silenzi e l’ambigua soavità delle parole, creano mondi affascinanti per donne e uomini disposti a perdersi.
Senith non è bella. Senith non ha talento. Senith non ha mezzi.
Senith crea illusioni di curiosa ambiguità. Senith si perde nelle pieghe del non ovvio per plasmare mondi che non le assomigliano, ma che la seducono come il rosso di un tramonto o lo scintillio di un diamante. E con minuscoli frammenti di miraggi, trascina in quei mondi chi è disposto a perdersi.

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